Ninux partecipa all’Internet Governance Forum 2010
Friday, December 3rd, 2010Martedì 30 novembre siamo stati invitati ufficialmente dalla Provincia di Roma a partecipare ad un iniziativa nell’ambito dell’Internet Governance Forum 2010:
Wi-fi esperienze pubbliche a confronto. Organizzato dalla Provincia di
Roma, Roma, Palazzo Valentini, Via IV Novembre
Il programma dell’evento era molto vasto, ma si è parlato anche di Wireless.
La giornata è iniziata, secondo programma, con il presidente della Provincia di Roma, Zingaretti, che ha firmato un protocollo d’intesa con regione Sardegna e comune di Venezia, per federare i loro database di utenti.
Quando i “big” sono usciti di scena, Francesco Loriga ha spiegato come è stata realizzata tecnicamente Provincia WiFi. Dobbiamo fare i complimenti alla provincia di Roma che ha fatto veramente un ottimo lavoro. Ha utilizzato software libero, lo ha migliorato, ed ha dato indietro alla comunità un prodotto migliore. Tutto il lavoro software svolto, completo di documentazione, è disponibile online con particolare attenzione alle licenze.
Per chiudere la giornata è stata organizzata una tavola rotonda, alla quale ho partecipato come rappresentante di Ninux.org. Ma vediamo chi c’era a questa tavola rotonda:
- Fulvio Ananasso: Direttore Studi Ricerche e Formazione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom)
- Renato Brunetti: Consigliere delegato per il Wireless della Associazione Italiana Internet Provider (AIIP)
- Francesco Loriga: Dirigente dei Sistemi Informativi, Reti e Innovazione Tecnologica (Sirit) della Provincia di Roma
- Massimiliano Mazzarella, azienda Futur3
- Stefano Quintarelli, informatico e imprenditore
- Saverio Proto: Ninux.org
Cosa è venuto fuori? A parte l’ormai famosissimo Decreto Pisanu, tutti i protagonisti del wireless in Italia sono scontenti della regolamentazione. Providers, pubbliche amministrazioni, community, nessuno riesce a lavorare bene con la normativa esistente.
Noi come wireless community abbiamo cercato di portare la nostra visione di rete libera. Cerchiamo un dialogo con gli ISP. Non vogliamo andare a invadere il mercato della ADSL proponendo una Internet gratis. Vogliamo essere in grado di comprare banda all’ingrosso in modo da poter usare quella banda all’interno delle nostre reti comunitarie.
Abbiamo portato alla tavola rotonda le esperienza delle community all’estero, come Guifi.net e Freifunk.net, dove la normativa non è così rigida ed ha permesso loro una forte espansione. Noi che abbiamo a che fare con leggi molto fumose e poco permissive, che ci costringono ad operare con il dubbio che quello che facciamo non sia legale, siamo rimasti indietro come al solito rispetto al resto dell’Europa.
Una nota dolente che ci ha colpito per tutta la durata dell’evento è stata la normalità e “scontatezza” utilizzata parlando di autenticazione ed identificazione degli utenti.
Addirittura è stato fatto un paragone tra l’hotspot WiFi di oggi e la cabina del telefono di una volta. Ebbene forse nessuno ha notato che negli anni 90 si poteva entrare in una cabina del telefono e pagare una telefonata con una moneta, senza per forza “autenticarsi”. Oggi sembra normale che ogni volta che usiamo il mezzo elettronico per comunicare, dobbiamo fornire tutti i nostri dati.
Telecom Italia, presente tra il pubblico, ha fatto una figura secondo noi un po’ meschina attaccando noi delle community e le pubbliche amministrazioni dicendo che andiamo a rubare nel loro mercato. Ci siamo veramente stupiti di questo intervento infervorato, anche perché noi abbiamo proposto una visione delle cose dove le community e gli ISP lavorano insieme migliorando il servizio al cliente finale, ed aumentando i profitti dell’ISP che vendendo banda all’ingrosso semplifica il suo business.
Alla fine siamo molto contenti di come è andata questa giornata. Il fatto che Ninux.org viene invitata ad una tavola rotonda di questo tipo, dimostra come le istituzioni sono attente e fanno bene il loro lavoro, cercando un contatto diretto con i cittadini che si occupano di WiFi nel sociale. Siamo riusciti a portare in un ambiente ufficiale le nostre visioni su un uso possibile del WiFi in Italia, e speriamo che questo incontro sia il primo passo verso una normativa che permetta a realtà come Ninux, ed a moltissime altre realtà nascoste in Italia, di uscire da questa situazione di illegalità. Un illegalità assurda che oggi ci frena, e ci fa stare sempre un passo indietro rispetto a gli altri paesi europei.
ZioPRoTo & Clauz
UPDATE: i video della conferenza si trovano su questa pagina. In particolare il nostro intervento si trova nel terzo video.