Mozzarella Node
Thursday, August 14th, 2014





Il week end era iniziato con il montaggio da Stefanaia. Lo avevamo detto che sarebbe stato carico di iniziative… beh si è allungato perfino al lunedì.
Domenica si parte con una modifica al nodo BornAgain. Sostituzione di una delle antenne, da una sector Ubiquiti 120° e 16db si passa ad una Sector 90° 19db. Quello che ci ha spinto a farlo è il fatto che il link BornAgain – CampiGMP non va affatto bene, l’antenna era già a disposizione, ok sostituiamola. Naturalmente il problema non si è risolto va cambiata l’antenna sull’altro nodo e alzata di qualche metro sul palo. Con questa scusa si è fatta la manutenzione ordinaria al nodo BornAgain dopo un anno.
Il pomeriggio domenicale prosegue con la configurazione del nuovo sistema di collegamento tra l’isola di Reggio Calabria e il resto di Ninux. Si passa da una VPN con il server Norimberga al collegamento in BGP. La procedura è un po’ lunga e la configurazione non è finita ma a breve la sostituzione sarà definitiva. Intanto la macchina è raggiungibile da remoto. Questo permetterà di scaricare il lavoro dell’antenna di collegamento BornAgain Osservatorio, che al momento ha l’istanza di tinc per il collegamento VPN, su un server dedicato. L’antenna, la prima dell’isola di Reggio, a quel punto si dovrà occupare solo di fare il lavoro per cui era nata, il link radio.
Con BGP inoltre aggregheremo il traffico che genera OLSR per scambiarsi le rotte e questo libererà un po’ di upload nell’ADSL da cui esce la topologia dell’isola di Reggio.
Beh non rimane che sistemare il tutto in un armadio, in cui abbiamo spostato anche il server VoIP messo su in precedenza da Danilo e mettere tutto sotto gruppo di continuità [da completare] per rendere consistente il tutto. Con questa scusa è stato sistemato anche un tirante al nodo Osservatorio permettendo di stabilizzare un pò il link.
Che dire .. in un week end con il coinvolgimento e l’aiuto di tutti nei ruoli più disparati credo che abbiamo fatto un bel passo in avanti .. o no?
di Ruriko Ste, parti in corsivo di BornAgain
Sabato piovoso ma non tanto di Maggio. Al bar, per l’ordine del fine settimana appuntato su uno sgangherato volantino elettorale, siamo in 4: io, BornAgain, Danilo e Gianni. “E allora: Voip, nodo Gianni, nodo Via Marina, Rocket, nodo Ruriko Ste etc etc etc…”. Chiacchiere su chiacchiere. Ma è ora di “quagliare”: alziamo Ruriko Ste prima che scenda il sole!
C’è da configurare la Nanostation e passare il cavo di rete dalla terrazza al piano immediatamente inferiore. Gambe in spalla verso il futuro/ex nodo potenziale e grappino rimandato.
Aperte le cassette appare evidente a me e a BornAgain che abbiamo fatto male i conti: le canaline attraverso le quali avremmo dovuto (nella nostra fantasia) far passare il cavo di rete per arrivare alla presa dove è attaccato il modem, sono troppo strette.
Decidiamo di percorrere un’altra traccia per sbucare in altra presa e in altra stanza. Serve un altro modem ma possiamo utilizzare il tp link 841 prestatoci dall’Hacklab di Cosenza (che deve essere, però configurato).
Colleghiamo il cavo di rete dalla terrazza alla corrente (con qualche sclero in più per il crimpaggio del cavo, pensavamo di averlo crimpato male e per scoprire solo alla fine che due led del tester si erano bruciati). Resta ancora un’ora di luce (secondo gli strani calcoli sui gradi del sole di BornAgain) e facciamo in tempo a flashare la Nano (certo, non è che riesca a ricordarmi proprio tutti i passaggi….) e montarla in terrazzo .
Diciamo che non è proprio un nodo montato a regola d’arte: domani dovrò aggiungere le fascette e stringere i bulloni. E poi: manca il corrugato per coprire il cavo, l’841 è da configurare e sarebbe bene portare la corrente direttamente in terrazzo ma… intanto la Nano si accende e lampeggia un led in più…forse già vede Danilo…
(Nel pieno spirito di autoformazione che contraddistingue Ninux ho seguito Stefania nelle operazioni di montaggio del suo nodo ma lasciando che fosse lei a fare le operazioni principali e proponesse scelte alternative qualora non fosse evidente la soluzione. Nei passaggi dei cavi in canalina aveva già acquisito esperienza dal montaggio del nodo Bice. La Nanostation è stata configurata da lei seguendo il wiki con Openwrt direttamente da shell. Nel farlo ci siamo accorti anche di un piccolo bug che bloccava l’update dei pacchetti e di questo abbiamo avvertito il resto della community. Al momento l’841 è stato configurato da me anche quello con Openwrt in modalità classica che facesse da AP verso il resto di casa ma contemporaneamente da client per quanto riguardasse l’ap del suo modem adsl. Altra configurazione dell’841 testata e salvata è stata con le VLAN per il routing a terra , grazie al supporto e alla guida di Stefanauss, che ringrazio, che ha seguito il sottoscritto via streaming fino le 5 di mattina. Quella sarà poi la configurazione definitiva del nodo Ruriko Ste nel futuro upgrade. BornAgain)
Sabato mattina riparte il motore ninux! 🙂
Location Universita’ La Sapienza di Roma presso Hacklab Lucernario per la costruzione del Nodo Foglia insieme a Fish, Franco, Torquato, Gigabit, Tommaso e Leonardo.
L’Hacklab è uno spazio informatico autogestito da studenti aperto a tutti dove chiunque può contribuire ai lavori di mantenimento e nello stesso tempo imparare cose nuove.
Il sopralluogo, avvenuto 15 giorni fa, ha rivelato una situazione di abbandono totale del tetto con strutture metalliche inattive e pericolanti:
La mission è stata quella di recuperare tutto il recuperabile per costruire il nodo e dare una pulita mettendo in piena sicurezza il tetto.
Ore 9:30 si comincia si porta tutta l’attrezzatura sul tetto e ci si divide in due squadre:
Tommaso e Leonardo al cabling, gli altri sul tetto per il lavori sporchi 🙂
Tra frullini che tagliavano metallo, scope per tirare via acqua stagnante, scarichi ostruiti, un mare di immondizia, un intera boccia di sbloccante spray industriale siamo riusciti a recuperare un palo completo da 12 metri, pulire il tetto, contenere una perdita continua di acqua potabile a causa di un tubo flessibile in acciaio rotto, stappare gli scarichi ostruiti del tetto e costruire il Nodo Foglia.
Tutto questo ha richiesto tante ore di lavoro ed alla fine grazie alla collaborazione e pochissimo materiale il nuovo nodo è ora perfettamente funzionante 🙂
Eccolo in tutta la sua altezza con ben tre kit ralla nuovi installati e qualche bullone :
Questo è quello che resta di tutta la sporcizia pericolante:
Foto dal basso:
Un altro nodo acceso un altro fine settimana di successi!
Alla prossima!
Fish
Ninux Hardware Team
13 Ottobre 2012.
Prende vita il nodo Longinus, supernodo nel quartiere di Tor Tre Teste, in zona Prenestina.
Al primo sopralluogo Fish ed io abbiamo subito constatato l’incredibile panorama godibile dal tetto, uno spettacolo per la vista. Montare un nodo foglia sarebbe stato uno spreco, quindi si è deciso per un SuperNode.
Il giorno prestabilito ci siamo visti alle 9.30. In poco meno di un ora e mezza il palo era già su con tutti gli apparati montati.
Antenne scelte:
Abbiamo quindi iniziato a studiare un modo intelligente per cablare fino all’appartamento, due piani più sotto. Ad aiutarci in questa piccola impresa stavolta c’erano i corrugati molto capienti predisposti del palazzo, che permettevano di raggiungere tutti gli appartamenti, nonchè l’aiuto provvidenziale di Leonardo e Edoardo, tornati da un intervento di manutenzione alla Snia.
Il team è pronto ai lavori di fatica
Passare corrente e cavo ethernet non è mai facile, ma i corrugati di predisposizione hanno fatto il loro sporco lavoro.
Per fare entrare il cavo pilota nell’appartamento abbiamo effettuato un foro nel pannello esterno, usando un nostro avvitatore modificato per l’occasione. I più maliziosi lo hanno soprannominato subito Rocco.
Tramite cavo pilota abbiamo quindi fatto entrare corrente e cavo ethernet all’ interno dell’ appartamento.
Abbiamo poi cablato i fili all’esterno, facendoli passare all’interno di un corrugato prottettivo predisposto da Fish.
Abbiamo messo altro corrugato a proteggere i fili e lo abbiamo bloccato sopra al solaio.
Fish ha cablato i cavi ethernet delle antenne nella scatola stagna equipaggiandola con i POE, lo switch , il tutto per dare alimentazione alle antenne.
Da notare la nuova tipologia di cavo ethernet da esterni brevettata da Fish che consente la totale esclusione del rivestimento in corrugato verso le antenne facendo risparmiare tempo per la realizzazone del Nodo
Cheese!!
Chiusa la scatola abbiamo ammirato il nostro duro lavoro.
Non è finita qui però!!!
Ho fatto una prolunga per l’alimentazione dell’access point dentro casa.
Fish da bravo elettricista l’ha poi attaccata all’ impianto prese della corrente di casa, alimentando l’access point dentro l’appartamento necessario per la connessione.
Leonardo e Fish con l’access point in stealth mode
La giornata si è conclusa con i consueti settaggi delle antenne e la predisposizione dell’access point, non prima di un lauto pranzo a base di nduja, presa direttamente in Calabria.
Evito foto del ricco primo piatto che abbiamo mangiato, pennette ricotta e nduja, per non ferire i vostri sentimenti :).
Alla prossima!
Antonio.