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Install fest alla ciclofficina

Wednesday, May 13th, 2009

I ciclonauti e ninux sono lieti di presentare

CICLA
Corso d’Informatica Condivisa Libera e Autogestita

volantino-ciclofficina-install-fest

La prima cosa che ci si potrebbe chiedere è cosa c’entri un corso di informatica libera con una ciclofficina. Il motivo è presto detto: i principi del software libero si sposano perfettamente con quello che si fa in una ciclofficina. Condividiamo conoscenze, aiutiamo chi ancora non le possiede, cerchiamo di far raggiungere l’indipendenza e la consapevolezza nell’uso dello strumento, sia esso un computer o una bicicletta per noi non fa differenza.

In tale ottica e per una serie di circostanze fortuite si sono ritrovati in ciclofficina centrale un manipolo di hacker che, riconosciuta questa analogia, hanno deciso di condividere oltre alle conoscenze ciclistiche anche quelle informatiche. Il primo passo è stato quello di recuperare l’hardware, nello stesso modo in cui recuperiamo le biciclette: raccolte dei rifiuti ingombranti, computer dismessi da enti, istituzioni ed amici, tutto materiale che sarebbe andato in discarica e che invece è stato recuperato e rimesso in
funzione con l’uso di software libero. Abbiamo così organizzato CLIC (acronimo ricorsivo per CLIC: Laboratorio d’Informatica Cicloattiva) e ora stiamo per partire con CICLA, il nostro primo corso d’informatica libera. La nostra voglia di condividere conoscenze non poteva prescindere da questi strumenti. Cominceremo il 16 maggio con una install fest, per portare GNU/Linux su quanti più computer possibile.

Nello stesso giorno terremo anche dei seminari per spiegare i motivi e la storia della software libero. Nei giorni seguenti partiranno le lezioni di CICLA, dove i ciclohacker vi insegneranno a muovere i primi passi nel mondo del software libero, capire quali sono le differenze, quali le affinità per chi viene dal mondo dei sistemi operativi proprietari. Una serie di lezioni il cui livello andrà crescendo pian piano, ma che avranno sempre come centro l’utente meno smaliziato affinché possa raggiungere al più presto l’autosufficienza informatica.

Il programma della giornata (16 maggio 2009)

Dalle 17:00

Install fest con la possibilità di provare ubuntu GNU/Linux sui computer della sala informatica della ciclofficina centrale, di provarlo sui
propri pc senza installarlo e senza toccare nulla della configurazione del proprio pc e, ovviamente installarlo con l’aiuto dei ciclonerd.

Possibilità di installare sui propri router o dispositivi di connettività una distribuzione GNU/Linux ad-hoc, a cura dei ragazzi di ninux.

Seminario incontro su storia e principi del software libero.

Durante tutta la durata dell’evento sarà servito un aperitivo.

http://www.new.facebook.com/home.php?ref=home#/event.php?eid=71523608729&ref=nf
http://www.ciclonauti.org/?p=581

http://www.ciclonauti.org
http://www.ninux.org

Biciclette ed altre storie.

Wednesday, March 19th, 2008

Ciao mi piace che molti di voi abbiano apprezzato che io quando posso non mi lesino dal fare 20/40 km in bicicletta per spostarmi nella città. Voi direte che c’entra questo con ninux.

 

C’entra ma non in maniera diretta. Ecco le cose stanno così. Quando io ero ai primi anni di Università / Accademia di Belle Arti, usavamo il computer per collegarci alle BBS e da qualche parte ho ancora un modem a 1200/300 baud. Leggevamo testi e scaricavamo posta per noi e per gli altri; Si infatti non esistendo ancora Internet mandavamo ancora la posta con degli indirizzi cosidetti bang! .

 

Ma al di là di queste amenità non è bastato l’ingresso di Internet per far evolvere le cose in campo sociale. La vera evoluzione si è avuta con l’uso del informatica da persone non informatiche. Infatti piano piano ci chiudevamo sempre di più davanti ai terminali per sempre più ore al giorno.

 

Solo ora si moltiplicano i momenti di aggregazione a carattere generale.

 

E voi mi direte che c’entra tutto questo con la bicicletta.

 

Be’ è molto semplice.

 

Usare il computer fino a come è stato fatto adesso porta ad un isolamento ed ad una spersonalizzazione, obesità, problemi relazionali. Tutti problemi derivati dal fatto che per la maggior parte della nostra giornata siamo davanti ad un terminale ed non insieme ad altre persone a lavorare.

 

Ora il poter facilmente interagire e creare comunità locali radicate nel territorio, ed allo stesso tempo globali ed estese, cambia il modo di approcciarsi con gli altri e a riflettere sia sul modello di vita precedente.

 

La bicicletta non è altro che una parte della risposta a questi vecchi stili di vita per me. Spostarsi in bicicletta con i mezzi pubblici quando possibile. Non è solo una risposta alla mia obesità figlia delle mie ore davanti al computer. Ma anche la consapevolezza che il moto stesso risvegli il cervello e stimoli sensi. E combattere in questa maniera gli aspetti negativi dell’informatica.

 

Ora tutte queste cose sono molto personali e vanno realizzate in proprio solo quando si è convinti perché l’organizzarsi la giornata con la bici ha bisogno di buona volontà in una città che è stata trasformata dal consumismo da una città a misura di macchina.

 

Un altra parte della risposta è il mio approccio con la tecnologia. Io sono sempre stato affascinato dalla tecnica, dalla pittura alla fotografia al cinema fino al computer. Ma ora come mai prima li vedo come strumenti per potermi esprimere e non come meri oggetti d’interesse.

 

Ed è con questo spirito che spingo all’interno della comunità per fare in modo che persone digiune di tecnica informatica possano partecipare alla comunità. Fino ad adesso sono sempre stato supportato a parole ma non dai fatti. Chiedo quindi a tutti di fare proposte per coinvolgere persone non acculturate di informatica nel gruppo e poi di attuarle.

 

Matteo Pedani