Archive for February, 2015

Lipos01: quando dirigersi verso Nord non significa emigrare

Monday, February 23rd, 2015
Scorci di paraboline 802.11n, bel tempo e di Università della Calabria. La voglia di partecipare attivamente alla rete Ninux, è nata subito dopo aver cominciato a frequentare l’Hacklab di Cosenza. A furia di sentire il “pippone ninux”, ripetuto fino allo sfinimento durante la Fiera dell’Elettronica di Cosenza, dove presentavamo il progetto, la filosofia Ninux ha finito per contagiarmi (o impossessarsi di me). Passando un pò di tempo sul Wiki, ho cominciato a capire meglio e soprattutto apprezzare, la filosofia che sta dietro la “Rete Comunitaria”. Il fatto di costruire una rete che fosse prima di contatti sociali e poi di link fisici, mi ha definitivamente conquistato. Ho quindi posizionato il nodo potenziale sulla mappa e mi sono iscritto alla Mailing List calabrese, partecipando anche a sopralluoghi e prove di puntamento. Man mano che mi addentravo nel progetto Ninux, toccandolo sempre più con mano, la necessità di avere il proprio nodo si è fatta sempre più impellente.   La fretta di voler realizzare il nodo, congiuntamente alla volontà di spendere meno possibile, mi ha portato ad acquistare 3 Nanostation5 della Ubiquiti, senza considerare preventivamente se fossero poi associabili agli apparati di cui è composta l’isola cosentina, ma considerando solo la possibilità di poter creare più nodi con poca spesa. La differenza di versioni degli apparati, congiuntamente al fatto che l’antenna a cui avrei dovuto associarmi trasmette in AirMax, rendeva di fatto incompatibili le antenne (le due versioni di Airmax sono completamente differenti e quindi incompatibili) . Non mi sono perso d’animo e, avendo fatto una prova di collegamento con una Nanostation M5, che non andava oltre i -83dBm, abbiamo deciso di optare per l’acquisto di  una Ubiquiti NanoBeam M5 300 22dBi. Ci siamo: la NanoBeam M5 stabilisce un ottimo link. Per la scelta del router abbiamo optato per un TP-Link TL-WDR4300, essendo la mia posizione favorevole ad un eventuale upgrade da nodo foglia a supernodo. Una volta acquistati router e antenna, mi sono intestardito a voler mettere su il nodo tutto da solo, anche solo per vedere fin dove riuscivo ad arrivare, ben sapendo che in qualsiasi momento ne avessi avuto necessità, avrei potuto contare sull’aiuto dei colleghi ninuxhacker. Grazie alla dettagliata guida sul Ground Router, configurare router e antenna è stato molto semplice. Puntare l’antenna, in solitudine, è stato un pò più laborioso ma, sfruttando la fine di agosto, senza nessuno nei paraggi, e potendo sparare a palla il segnale acustico dell’align antenna,  alla fine sono riuscito ad ottenere un buon allineamento. 3 settimane bloccati qui... Arrivati a questo punto sono sorti i problemi, per arrivare sul tetto e completare in modo definitivo il nodo, ho dovuto forare un muro di 40 cm facendo la barba al solaio del tetto. Nonostante la posizione poco agevole sul tetto, la prematura dipartita del trapano-demolitore con relativa punta che stavo usando, non mi sono arreso e in “appena” 3 settimane sono riuscito finalmente a sbucare all’esterno. Vista la fatica fatta, una volta portato il corrugato da 16mm  fino al palo dove avrei poi posizionato l’antenna, ho deciso che sarebbe stato il caso di passare non 1 bensì 4 cavi ethernet (il max che era possibile inserire senza strafare) per predisporre gli eventuali upgrade senza dover andare in seguito a complicarsi la vita. lipos01_cassettaderivazionePer avere più libertà di operatività futura, alla base del palo, ho messo una cassetta di derivazione da cui il corrugato si riparte in 2 linee, con 2 cavi per tubo. Per evitare la copertura da parte di una padella satellitare, la Nanobeam è stata fissata su una staffa a 90° montata sul palo dell’antenna tv che, grazie ai suoi 46 cm, ha permesso all’antenna di avere campo sgombro. Via parabolone, pussa via. Terminate le ultime operazioni, e messo il nodo in produzione, mi rimaneva il cruccio di come utilizzare le N5 frutto dell’incauto acquisto. A Cosenza, su questi apparati, c’era scarsa esperienza per cui, sapendo che anche volendole utilizzare come Access Point, la difficoltà maggiore era rappresentata dal non poter impostare le vlan da Gui, essenziali per l’uso con router a terra, ho cominciato a cercare info che potessero aiutarmi a risolvere il problema. La soluzione si è presentata sotto forma di script (seguirà una guida apposita sulla procedura) da impostare in modo che si  avviasse congiuntamente all’antenna. Riuscito quindi a collegare le N5 via vlan, la tentazione di posizionarne qualcuna come ap, anche solo per tenere il segnale acceso in modo da avere un punto verso cui puntare, nell’opportunità del proseguimento verso nord della rete, è stata davvero forte e, pertanto, adesso c’è una N5 puntata verso Settimo di Montalto<->Luzzi. Avendone un’altra a disposizione, ed essendoci a poche centinaia di metri il nodo Enzo45s con un link poco performante, una N5 è stata puntata in direzione di Enzo in modo da effettuare un link più corto e performante. In questo momento coprire da Settimo di Montalto all'area industriale di Rende. Ultimo passo, sistemare tutti i collegamenti in modo ordinato, in modo da non sembrare una centrale elettrica e scatenare possibili dissidi domestici. Uno strizzatissimo ma molto ben performante router di terra. Poiché il corrugato che contiene i cavi, entra direttamente in una cassetta di derivazione dell’impianto elettrico, abbastanza vicina al luogo in cui è posizionato il router, i cavi sono stati fatti uscire dalla cassetta, raggruppati con delle fascette e portati ai PoE. Disponendo di un cavo FTP Cat5e, ho usato i connettori schermati per i cavi provenienti dall’esterno, evitando così possibili problemi derivanti dal passaggio vicino ai fili dell’impianto elettrico (anche se per un brevissimo tratto). Ovviamente anche lato antenna i cavi sono stati crimpati con connettori schermati. Prossimo passo… sostituire la N5 con una bella settoriale!!!

msktrz: “come quando” un nodo diventa un supernodo

Monday, February 16th, 2015
“Arriva il momento in cui un appassionato di tecnologia si rende conto che questa non è fatta solo di silicio e condensatori, ma anche di filosofia. In quel momento si prende coscienza che il vero bene comunitario lo si fa nel condividere i propri beni e servizi”

Gigismi alle prese con il primo test :-)

Quando Luigi Porto, also know as #musk, venne a conoscenza di Ninux ne fu folgorato quasi all’istante. In questa ritrova una simbiosi etica e culturale. Poi, col passare del tempo, conoscendo la community di appassionati, decide di buttarsi a capofitto in un progetto ben più complesso di un semplice collegamento wireless.   Il caldo non ci fece paura quando decidemmo di collegarci per la prima volta ad una rete wireless comunitaria, la voglia di entrare a far parte di un mondo sperimentale ed in continua evoluzione era troppo forte. Iniziammo col seguire le discussioni nella mailing list Calabria, dove utenti, che poi sarebbero diventati miei compagni di avventura, amici e colleghi, si scambiavan pareri e consigli su tutto ciò che viaggia nell’etere. Il tutto era costellato da qualche frase in dialetto e tanta voglia di superar se’ stessi. Quel che venne dopo è stato il prender coscienza di perché Ninux esiste. Questa non è solo condivisione di servizi, ma innanzitutto l’idea del decentrare le risorse tra i vari nodi, in modo che nessuno dipenda da qualcuno o qualcosa, dove ognuno contribuisce all’espansione e alle capacità della rete. Ninux è prima di ogni cosa spirito di condivisione. Tale cosa saltò subito ai miei occhi quando contattai i senior ninuxers Gigismi e Stefanauss, i quali testarono la fattibilità del link dopo una chiacchierata davanti a un caffè. Dopodiché fu tutto in discesa, il nodo, anche se fisicamente non era ancora installato, era già UP nella mia mente. Il tutto doveva esser un semplice nodo foglia caratterizzato da una singola Ubiquiti NanoBeam M5 300mm con puntamento verso newSPIG, ma in seguito non ho fatto a meno di creare il “nodo ottimale” sia in ridondanza che in accesso ad altri utenti. Attualmente ho installato un palo telescopico da 6Mt tirantato a dovere (causa palazzo più alto) sul quale una NanoStation M5 punta come access point verso Rende e due NanoBeam creano ridondanza sui nostri supernodi cosentini newSPIG e Lappanux.

Telescopico con STA vs newSPIG / AP vs Rende

Oltre ai collegamenti medi, ho pensato: “ma Ninux non è prima cosa di tutto condivisione dal basso?” Quindi ho pensato di inscatolare un WA701ND con una semplice antenna Yagi e puntarla come HotSpot sul mio viale, in modo che spunti la nostra bella splash page Ninux: 300Mt coperti in direttiva, coprendo due fermate del bus.

WA701ND come AP Hotspot su viale principale.

Il nodo viene gestito da un TL-WDR3600 con NinucsWrt, distro cucinata ad hoc OpenWrt based, integrante OLSR. Vista la mole di antenne da gestire ho deciso di “creare un prolungamento dello switch” usando uno Smart Switch TL-SG108E taggando a dovere le VLAN, concatenando sia la gestione antenne che il traffico wireless.

Gestione del traffico Smart Switch

Siamo pronti ad ospitare futuri link in puntamento da nord a sud, e in planning c’è anche l’intenzione di illuminare Laurignano, puntando con un’ulteriore antenna verso sud.

Cena della comunità Ninux Lombardia

Monday, February 9th, 2015

La comunità lombarda di Ninux è lieta di invitarvi alla

Cena Ninux Lombardia

venerdì 20 febbraio alle 20:00 presso il Ristorante Masaniello A Pero (MI) in via XXV Aprile 5 (45.5095,9.09146)

Tutti sono i benvenuti: ninuxiani ed aspiranti tali, lombardi e non, curiosi, coniugi e parenti da convincere a dare autorizzazione
all’installazione di antenne (non garantiamo efficacia 🙂 ) e chiunque altro sia interessato a conoscerci.

Per aderire, aggiungere il proprio nome o nickname (una riga per persona, selezionando il segno di spunta anziché la X) al sondaggio entro giovedì 12 febbraio, in modo tale da permettere la prenotazione presso il ristorante.

Se avete particolari esigenze (vegetariani, carrozzine, ecc.) scrivete pure in mailing list o contattateci su facebook e le comunicheremo al ristorante…VI ASPETTIAMO!

Pubblicato dalla Facoltà di giurisprudenza di Trento un volume con un’analisi delle reti wireless comunitarie

Sunday, February 8th, 2015

A questo indirizzo si può scaricare un testo pubblicato in questi giorni dalla facoltà di Trento con un’analisi di stampo politico e sociologico sulle reti wireless comunitarie con un capitolo dedicato in particolare a Ninux.

Si tratta di un testo forse piuttosto complesso ma sicuramente esaustivo da consigliare sicuramente a tutti coloro che hanno la comunicazione come punto centrale della propria attività sociale e politica.

Ninux menzionata su Google Open Source Blog

Tuesday, February 3rd, 2015

Siamo stati menzionati sul Blog di Google Open Source, insieme a Freifunk, Guifi e Wlan Slovenia!

Il titolo del post è “Orgs Get Ready: Preparing for GSoC 2015 with Freifunk”.