Archive for December, 2013
Upgrade del nodo Conbipel con Rocket M5
Sunday, December 29th, 2013Oggi io e Pierluigi abbiamo finalmente concluso l’upgrade del nodo Conbipel che era iniziato qualche settimana fa. La nuova rocket ha funzionato subito come da programma, confermando la nostra ipotesi che l’hardware precedente doveva essere difettoso. Nella configurazione attuale ci sono tre apparati tutti con sistema operativo OpenWrt Scooreggione. La rocket con antenna sector raccoglie tre client, una nanostation è dedicata alla zona marconi (nodo Cruto), ed una seconda Nanostation punta i nodi in zona Tor Vergata.
Prossimamente la NanoStation smontata dal palo di Conbipel verrà installata a Gallia per provare un link diretto tra Gallia e Conbipel, andando ad agganciarsi proprio a questa rocket installata oggi.
stay tuned ! ZioPRoTo
Buone feste da Ninux San Giovanni (Sans Papiers)
Tuesday, December 24th, 2013Buone feste a tutti i nerds dal gruppetto Ninux del Sans Papiers!
Ci siamo visti lo scorso giovedi’ ed abbiamo invaso con i nostri computers un angolino del mercatino di Natale. Io e Raffaele ci siamo messi a clonare i canali delle radioline Baofeng con un software open source che si chiama Chirp. Smanettamento musica e birra, per chiudere l’anno nerd in bellezza.
L’appuntamento al Sans dopo la pausa natalizia e’ per Giovedi 16 Gennaio 2014.
ZioPRoTo
[Rassegna Stampa] “Arriva Ninux”, L’ora della Calabria del 7 Dicembre
Wednesday, December 18th, 2013Cliccando sull’immagine potrete leggere direttamente la scansione dell’articolo, mentre in basso trovate la trascrizione completa del pezzo per la comoda lettura via web. Buona lettura!
REGGIO, DENTRO LA CITTA’
Arriva Ninux, una community wireless che vuole la rete libera
di Luca Assumma
Anche a Reggio si sta lavorando per il radicamento di “Ninux”.Ma che cosa si cela dietro questo nome e dietro una Calabria stilizzata in un peperoncino simboleggiante un’antenna?
“Ninux” è una “community wireless” di persone che portano avanti un progetto alternativo di rete aperta, libera e decentralizzata, all’interno della quale, sperimentando nuove tecnologie e connessioni fra persone, si possono compiere operazioni come il comunicare o il mettere in comune e scambiare file, foto e video.
A spiegare a L’Ora della Calabria questo progetto, che non vuole sostituire internet ma costruire un’infrastruttura di rete che diventi parte integrante della stessa, e che si basa su uno spirito di libertà che si materializza nella comunità di “Ninux”, nella partecipazione dei suoi componenti e nella diffusione degli strumenti di comunicazione, conoscenza, informazione e svago, è Dario Stelitano.Ed è lo stesso a svelare come si stia lavorando per diffondere Ninux in riva allo Stretto. «Bisogna pensare a “Ninux” come un’internet parallela, una replica di quella degli albori senza la centralizzazione degli operatori. È una rete autonoma, comunitaria, slegata dagli operatori commerciali. Essa si crea collegando un “vicino di comunità” ad un altro attraverso un’antennina e router» afferma Stelitano. «Siamo per la riappropriazione di un’infrastruttura che ai tempi della Sip era un bene pubblico e che adesso è privatizzata. Questa la vogliamo pubblica come le strade. Con “Ninux” è come se tanti singoli costruissero un pezzo di “strada” e su questa viaggiassero senza dover pagare “pedaggio”. Siamo contrari a mettere la chiave al segnale wireless, sarebbe una “sbarra” su una strada che vogliamo libera per tutti. Per proteggere la privacy dei nostri contenuti usiamo una semplice crittografia, quella, ad esempio, dei pagamenti online. “Ninux” ha costi minimi per creare un cosiddetto “nodo”, ossia un punto di ricezione, e ciò è possibile perché ognuno deve gestire solo il suo pezzetto.
Insomma, per noi la rete è un bene comune, come l’acqua, e la libertà di comunicare senza strumentalizzazioni politiche e commerciali, della quale vogliamo riappropriarci, è fondamentale» chiarisce. «Altro aspetto importante è che la rete è paritaria. Tanti dati possono entrare, tanti possono uscire, e questo significa hanno lo stesso valore, al contrario di come avviene con le adsl commerciali. Si è una comunità e ci si aiuta. A contare è la rete di persone che autoproduce contenuti e si autogestisce» ha aggiunto.«Con “Ninux” si connettono persone, viaggiano informazioni, ci si diverte, si fa ricerca in ambito di networking.
In Italia ci sono 250 “nodi” in fortissima espansione, in altri stati se ne sono raggiunti anche 20mila – conclude Stelitano – A Reggio “Ninux” è partito da un anno e mezzo, cerchiamo di coinvolgere altre persone, anche di Messina, pure non “tecniche”. Abbiamo già creato un centralino telefonico “Voip” e un “Server Nas”. Qui il nostro progetto è importante anche per combattere il “digital divide” e per comunicare in caso di un sisma che potrebbe mettere “ko” i canali tradizionali».
Per info www.ninux.org, www.calabria.ninux.org e contatti@ninux.org