Reti comunitarie al Forum PA 2008
Dopo esserci persi ed aver girato per tutta la zona, per colpa di lavori in corso e segnaletica fuorviante, finalmente arriviamo alla nuova fiera di Roma. Ci ritroviamo in una struttura immensa e sconosciuta, quindi per arrivare nell’aula dove si tiene il talk che ci interessa, da autentici nerd chiediamo indicazioni allo stand di google 🙂
Non è certo la stessa atmosfera del wireless community weekend, e almeno per l’abbigliamento, ho come l’impressione di essere fuori luogo. Comunque si inizia con l’intervento del prof. Capone del politecnico di Milano. Ci dice che il modello di rete municipale completamente privato (ad esempio Earthlink negli Stati Uniti) è in crisi per i tempi troppo lunghi necessari a recuperare le spese. Il modello vincente è il modello ibrido, con gestori privati su reti pubbliche, qualcosa di simile a quello che avviene nelle reti comunitarie. In una delle sue slides accenna a quello che dirà il prof. Bianchi a proposito delle community networks, e tra i loghi delle varie community c’è anche quello di ninux.org! Il professore ha parlato anche dell’importanza delle piattaforme aperte, che permettono la creazione di servizi ed applicazioni innovativi.
Segue l’intervento del prof. Dècina a proposito di Milano Wireless, o meglio, visto che si vuole mettere l’accento sui servizi anziché sulla tecnologia della rete, “Milano città digitale”. Nel suo intervento ha anche criticato la scelta dei 3,5 Ghz per il Wi-Max, per i problemi di prestazioni che si riscontrano a quella frequenza.
Gianni Celata ha parlato della situazione di Roma Wireless, un consorzio di imprese senza fini di lucro con lo scopo di dare copertura Wi-Fi a Roma, e del fatto che hanno molti costi e pochissimi finanziamenti. Comunque vorrebbero accoppiare al Wi-Fi altre tecnologie come WiMax, RFID, e digitale terrestre. L’aria di mistero che circonda Roma Wireless pian piano inizia a diradarsi… 🙂
Inizia l’intervento del prof. Giuseppe Bianchi: “Reti Wireless Comunitarie (ed infrastrutture di rete aperte): opportunità e prospettive”. È veramente emozionante sentire parlare di reti comunitarie in questo contesto e l’intervento del professore sembra contrastare con tutto quello che è stato detto finora! E infatti le critiche iniziano a fioccare a partire dalla terza slide. C’è chi dice che una rete comunitaria non può avere la stessa qualità di quella di un provider, chi parla della legalità, chi dice che una rete che non ha come fine ultimo portare Internet è inutile. L’intervento di Bianchi continua parlando di guifi.net, freifunk, diiwrb, ninux.org, ed accennando anche ad OpenWrt, olsr, ed altre soluzioni tecnologiche adottate nelle community networks.
Potete trovare una registrazione audio dell’intervento del professor Bianchi qui (scusate per la bassa qualità).
Segue l’intervento di Stefano Alvergna della provincia di Bologna, e l’incontro si conclude con gli interventi di Simone Arena e Giuseppe Brevi rispettivamente di Cisco e Alcatel-Lucent, che parlano delle soluzioni adottate in Lussemburgo e nella provincia autonoma di Trento.
Alla fine conosciamo Alfredo Salvatore di Cubit, un’organizzazione no profit che collabora con l’università di Pisa, che ci parla di sperimentazioni con reti mesh WiMax 🙂
Renato Brunetti di Roma Wireless ci dice che anche loro utilizzano OpenWrt ed apparati a basso costo, e sembra interessato a proporre una collaborazione con ninux.org. Vedremo cosa succederà! 🙂
Ciao,
Clauz
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Tags: Antonio Capone, clauz, community, community networks, cubit, Forum PA, Gianni Celata, Giuseppe Bianchi, google, leggi wireless, Maurizio Decina, Renato Brunetti, reti comunitarie, Roma Wireless, zioproto
June 4th, 2008 at 9:04 am
Peccato che RomaWireless sia in coma vigile da anni.. HotSpot fantasma che appaiono e scompaiono, impossibilità di collegarsi, insomma una bufala bella e buona.. Penso che si dovrebbe scrivere in massa sia a loro che al Comune..